Dopo aver investito circa 30 miliardi di dollari in quattro anni nel sogno del metaverso, Mark Zuckerberg ha deciso di concentrare gli sforzi sull’intelligenza artificiale.

Zuckerberg ha recentemente annunciato l’apertura in modalità open source della nuova generazione del loro avanzato modello linguistico, Meta Llama 3. Ha anche condiviso importanti aggiornamenti riguardanti Meta AI, uno dei principali assistenti AI al mondo. Dopo il lancio negli Stati Uniti, Meta AI sarà ora disponibile in inglese anche in nuovi Paesi, tra cui Australia, Canada, Ghana, Giamaica, Malawi, Nuova Zelanda, Nigeria, Pakistan, Singapore, Sudafrica, Uganda, Zambia e Zimbabwe. Tuttavia, l’Italia è stata esclusa da questo annuncio, nonostante sia uno dei Paesi con il più alto tasso di adozione delle piattaforme di Meta.

Meta ha recentemente aggiornato la sua più avanzata intelligenza artificiale, chiamata Llama 3. Si tratta di un’AI open-source: gli sviluppatori sono infatti liberi di modificarla e personalizzarla secondo le proprie esigenze. Llama 3 presenta due modelli di intelligenza artificiale open-source: uno con 8 miliardi di parametri e l’altro con 70 miliardi di parametri. Entrambi i modelli sono accessibili attraverso le principali piattaforme cloud, tra cui AWS, Databricks, Google Cloud, Hugging Face, Kaggle, IBM WatsonX, Microsoft Azure, NVIDIA NIM e Snowflake. Inoltre, sono stati aumentati anche i dati utilizzati per addestrare la nuova intelligenza artificiale. Da 2 trilioni di token per Llama 2, si è passati a oltre 15 trilioni di token per il modello “large” di Llama 3.

Abbiamo integrato Llama 3 in Meta AI, il nostro assistente intelligente che amplia le possibilità per le persone di fare cose, creare e connettersi”, si legge sul blog ufficiale di Meta che annuncia questa nuova IA. Meta AI, che consente di generare testi e immagini su diverse piattaforme Meta, da Instagram a WhatsApp, e che è integrata in dispositivi indossabili come gli occhiali Ray-Ban Meta sviluppati in collaborazione con Luxottica, al momento non è ancora disponibile in Italia. Coloro che desiderano provarla devono quindi utilizzare una VPN.

Mentre in Europa si parla di ritardo tecnologico, negli Stati Uniti è stato appena annunciato un nuovo sito, meta.ai, che consentirà agli utenti di utilizzare l’IA sviluppata da Meta, simile all’esperienza offerta da ChatGpt di OpenAI o Gemini di Google.

Il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, ha addirittura annunciato che presto sarà disponibile una versione “più grande” di Llama 3, con oltre 400 miliardi di parametri. E anche questa nuova IA potrebbe essere open-source. La trasparenza dell’IA, aperta a tutti e utilizzabile per una vasta gamma di scopi, è sempre stata una priorità per Meta, che si distingue dalle “scatole nere” di OpenAI e Gemini. Attualmente è in fase di addestramento, ma è certo che rappresenterà un notevole sviluppo rispetto ai 70 miliardi di parametri del precedente modello Llama 2.