Una delle peculiarità dell’essere umano è la capacità di volere: agire per ottenere ciò che si desidera o di cui si ha necessità è alla base della scoperta e del progresso. Sia il desiderio di esplorare nuovi mondi sia il bisogno di semplificare la vita quotidiana hanno portato a innumerevoli innovazioni.
Quando si discute di intelligenza, diventa essenziale considerare il ruolo della volontà, non solo come un aspetto misurabile o una capacità di calcolo, come spesso avviene nei test di QI, ma come un elemento fondamentale dell’intelligenza stessa. In un’epoca in cui l’IA è al centro delle discussioni, con un crescente interesse nel comprendere le sue implicazioni e i suoi rischi, sorge una domanda intrigante: l’IA possiede una volontà propria? L’AI vuole?
Giovedì 2 maggio alle 21, presso Villa Lascaris, una prestigiosa casa di spiritualità e cultura dell’Arcidiocesi di Torino, in collaborazione con UNECON – l’Università per l’Educazione Continua di Pianezza, si terrà il secondo appuntamento di “INTELLIGENZA? ARTIFICIALE?”, un ciclo di incontri condotto da Marco Fracon, direttore di Villa Lascaris e studioso delle tematiche filosofiche legate all’IA. Questo evento offre una riflessione sulla volontà umana e sull’eventuale volontà delle macchine.
Per partecipare agli incontri di “INTELLIGENZA? ARTIFICIALE?”, è necessaria la prenotazione inviando un’e-mail a eventi@villalascaris.it. L’ingresso è libero ed è gradito un contributo volontario per sostenere le attività culturali di Villa Lascaris.