Neuralink, l’azienda di Elon Musk specializzata in neurotecnologia, ha ottenuto l’approvazione delle autorità statunitensi per impiantare i suoi chip in un secondo paziente umano. Secondo il Wall Street Journal, questo nuovo test si concentrerà sulla risoluzione dei problemi riscontrati con il primo paziente, Noland Arbaugh.
Noland, un giovane paraplegico, ha ricevuto il chip nei mesi scorsi (ne avevamo già parlato qui) e inizialmente ha ottenuto risultati straordinari, riuscendo a comunicare con gli amici e a giocare ai videogiochi per la prima volta in otto anni. Tuttavia, col tempo, le funzionalità del chip sono diminuite, costringendo Neuralink a intervenire con un aggiornamento del software che ha parzialmente ripristinato le capacità del dispositivo. Solo circa il 15% degli elettrodi impiantati nel cervello del primo paziente con il chip cerebrale di Neuralink continua infatti a funzionare correttamente. Il restante 85% degli elettrodi si è spostato, e molti di quelli rimasti attivi ricevono pochi o nessun segnale, pertanto sono stati disattivati.
Secondo quanto comunicato, Neuralink non solo si prepara a impiantare chirurgicamente il suo chip in un secondo partecipante alla sperimentazione (con fili sottili e più in profondità nel tessuto cerebrale), ma spera anche di eseguire l’impianto nel corso di giugno. Il Wall Street Journal ha affermato che circa un migliaio di persone si sono già candidate, sebbene meno del 10% possiedano le caratteristiche necessarie per partecipare allo studio.