L’IA non smette di sorprendere: oggi l’IA è in grado di ricostruire il volto di Gesù basandosi sull’immagine della Sindone di Torino.
Capelli lunghi, barba curata, lineamenti affascinanti: un volto che richiama l’aura di una celebrità, misterioso ed enigmatico, difficile da comprendere appieno. Forse nessuno riuscirà mai a svelare il vero volto di Gesù; tuttavia, la tecnologia moderna ha compiuto progressi straordinari. Il Daily Mail ha tentato di avvicinarsi a questa impresa, utilizzando l’intelligenza artificiale per ricostruire il volto del Messia. Come riferimento, è stata presa l’immagine impressa sulla Sindone di Torino, il sudario in cui, secondo la tradizione cristiana, il corpo di Gesù sarebbe stato avvolto dopo la sua morte. L’analisi di questo telo è oggetto di studio da parte di scienziati di tutto il mondo. Diversamente da quanto ci si possa aspettare, la datazione al radiocarbone attesta l’inautenticità dell’antico frammento di lino: la scienza ha dimostrato che la Sindone risale al XIII secolo, periodo compatibile con le prime testimonianze storiche certe della sua esistenza.
“È possibile creare un’immagine realistica di Gesù Cristo basata sul volto riprodotto sulla Sindone di Torino?”. Con questa richiesta, il Mail Online ha messo alla prova l’intelligenza artificiale Merlin. La risposta sembra essere positiva. Il risultato è una rappresentazione di Cristo con pelle chiara, occhi azzurri, barba impeccabile e segni evidenti di spine e cicatrici sul viso. L’immagine restituisce l’aspetto di un uomo affascinante, dai tratti europei, che ricorda l’iconografia classica e cinematografica di Gesù, da “Gesù di Nazareth” di Franco Zeffirelli (1977) a “The Chosen” (2017).
Tuttavia, considerando la regione geografica in cui nacque e visse, e basandosi su ricostruzioni storiche, è probabile che il vero aspetto di Gesù fosse caratterizzato da pelle più scura e tratti somatici tipicamente mediorientali. È quindi poco plausibile che avesse occhi chiari o l’aspetto di una figura da fiaba. Nonostante ciò, le rappresentazioni che si sono consolidate nel tempo hanno trasformato Gesù in una vera e propria icona pop, continuando a vivere nell’immaginario collettivo.