Immagina un futuro in cui le Olimpiadi non si svolgono più negli stadi che conosciamo, ma in strutture sospese tra grattacieli futuristici, in una Los Angeles trasformata dal cambiamento climatico. Le onde si infrangono contro una costa diversa, le auto si muovono come in un sogno tecnologico e ogni dettaglio sembra provenire da un’altra era. È il 3028. Questo è il mondo che il regista Josh Kahn ha creato, utilizzando l’intelligenza artificiale per spingersi oltre i confini dell’immaginazione. Ma quanto può davvero l’IA sostituire la creatività umana?
Il regista Josh Kahn ha utilizzato l’intelligenza artificiale generativa per creare un video, presentato al MIT Technology Review, che immagina le Olimpiadi del 3028, esplorando il potenziale e i limiti della tecnologia nella produzione di contenuti audiovisivi. Il progetto, realizzato con l’ultima versione di Runway, ritrae una Los Angeles futuristica, plasmata dai cambiamenti climatici e dall’evoluzione tecnologica, con scenari spettacolari come stadi sospesi e paesaggi avveniristici.
Nonostante l’impatto visivo iniziale, è evidente che ci siano ancora molte imperfezioni. Gli elementi visivi, come la fluidità delle linee, i movimenti dei veicoli e il comportamento delle onde, mancano di coerenza e realismo. Sebbene l’IA consenta di produrre video in modo rapido ed economico, è necessario ripetere più volte il processo per ottenere un risultato soddisfacente, mettendo in luce la complessità nel gestire la continuità visiva e le interazioni umane dettagliate.
Alex Mashrabov, ex direttore dell’IA generativa di Snap, sottolinea che le applicazioni più immediate dell’IA nel video potrebbero riguardare la produzione su larga scala di scene come panorami o folle, piuttosto che momenti di dialogo o interazioni umane complesse, dove le sfide tecniche sono ancora significative.
Nonostante i limiti evidenti, come l’incapacità di mantenere coerenza visiva nelle scene più complesse o gestire le interazioni umane, il video di Josh Kahn rappresenta un segnale chiaro: l’IA sta cambiando il modo in cui immaginiamo e produciamo contenuti. Anche se non ancora perfetta, la tecnologia potrebbe presto ridefinire settori come la pubblicità o la produzione su larga scala, aprendo nuove frontiere creative. Tutto ciò è solo all’inizio: quel che vediamo oggi potrebbe essere un assaggio del potenziale futuro dell’IA.