Dal 14 marzo al 29 giugno 2025, la Promotrice delle Belle Arti di Torino ospiterà una mostra rivoluzionaria dedicata a Edvard Munch, il maestro norvegese delle emozioni. Ma questa non sarà una semplice esposizione: grazie all’Intelligenza Artificiale, il percorso si trasformerà in un’esperienza immersiva che ridefinisce il rapporto tra arte, tecnologia e percezione.
La mostra non si limiterà a esporre le opere di Munch, ma utilizzerà modelli avanzati di AI per analizzare, interpretare e ricreare il suo universo artistico. Il pubblico potrà esplorare le profondità emotive e psicologiche dei suoi dipinti attraverso strumenti di machine learning, che sveleranno connessioni tra colori, forme e sentimenti.
Una timeline interattiva basata su algoritmi di Natural Language Processing (NLP) permetterà ai visitatori di ricostruire la vita dell’artista, collegando documenti, lettere e opere in un racconto dinamico e personalizzato.
Realtà virtuale e metaverso: entrare nell’arte di Munch
L’elemento più innovativo sarà l’integrazione della realtà virtuale e del metaverso. Grazie a un’IA generativa, i visitatori potranno “entrare” nei dipinti di Munch, osservando il mondo attraverso i suoi occhi e sperimentando il flusso creativo che ha dato vita ai suoi capolavori.
Un percorso in VR e AI-driven guiderà il pubblico all’interno di un labirinto neurale, un ambiente virtuale ispirato alla mente tormentata dell’artista, dove le pennellate e i colori si trasformano in esperienze multisensoriali.
Un ruolo chiave sarà giocato da MORGHY.AI, un’intelligenza artificiale avanzata che esplorerà Munch in modi inediti:
- AI Vision: un modello di deep learning ricostruirà le immagini che l’artista potrebbe aver visto mentre dipingeva, offrendo un’interpretazione fotorealistica della sua prospettiva creativa.
- AI Creativity: un algoritmo generativo realizzerà nuove opere nello stile di Munch, reinterpretando ansie contemporanee come il cambiamento climatico, l’isolamento digitale e il rapporto con la tecnologia.
L’IA come strumento di connessione emotiva
La mostra si concluderà con un’installazione interattiva in cui l’IA analizzerà le emozioni dei visitatori in tempo reale, trasformandole in composizioni visive e sonore basate sulla palette cromatica di Munch. Un’ultima esperienza immersiva con video mapping e deep neural networks trasporterà il pubblico in un mondo di luci e ombre in movimento, dove arte e tecnologia si fondono in un linguaggio emozionale senza tempo.
“MUNCH – I colori dell’anima” non è solo una mostra, ma un’esperienza che sfrutta l’intelligenza artificiale per dare nuova vita alla storia dell’arte, ridefinendo il concetto di fruizione culturale. In un’epoca in cui la tecnologia plasma sempre più la creatività, questa esposizione dimostra che l’AI può essere non solo uno strumento di analisi, ma anche un mezzo per comprendere, amplificare e reinterpretare le emozioni umane.