L’industria musicale sta vivendo un momento di grande fermento grazie alla competizione tra due importanti intelligenze artificiali: Suno AI e Udio. Entrambe promettono di rivoluzionare la creazione musicale, e la lotta per il dominio del mercato si fa sempre più intensa.
Udio, fondato da ex dipendenti di Google DeepMind, ha ottenuto un notevole successo con un finanziamento iniziale di $10 milioni, attirando investitori di rilievo come a16z, celebrità come Mike Krieger e musicisti come will.i.am e Common. Dall’altra parte, Suno AI ha dimostrato un incredibile potenziale nel generare musica di alta qualità, grazie al suo modello V3.
Tuttavia, nonostante i progressi tecnologici, emergono preoccupazioni riguardo alla gestione dei diritti d’autore. È stato sollevato il sospetto che Suno AI possa aver utilizzato materiale protetto senza autorizzazione, sollevando questioni etiche e legali importanti.
L’IA ci sta traghettando sempre più verso la democratizzazione della creazione musicale, ma prima di ciò è fondamentale affrontare e risolvere le implicazioni etiche e legali che ne deriveranno.