Il 14 maggio, l’ultima edizione di Google I/O, l’annuale conferenza per sviluppatori di Big G, ha svelato le ultime innovazioni e le nuove soluzioni tecnologiche dell’azienda, rivolte non solo agli addetti ai lavori ma anche ai semplici utenti. Tema principale dell’evento è stata l’intelligenza artificiale.

Tradizionalmente, l’azienda utilizza il keynote dell’evento per annunciare una serie di nuovi aggiornamenti software e, occasionalmente, nuovi prodotti hardware. Avendo presentato, nel 2023, i Pixel Fold e 7a e funzioni come Magic Editor, anche in quest’edizione ci si aspettava un interessante mix di aggiornamenti hardware e software. Il 14 maggio, invece, non sono stati svelati nuovi dispositivi (Google aveva già presentato il suo nuovo smartphone, Pixel 8a), ma una vasta gamma di aggiornamenti software focalizzati sull’IA. L’azienda di Mountain View sta infatti integrando l’intelligenza artificiale in tutti i suoi settori, iniziando dal suo servizio più celebre: il motore di ricerca. Immancabile presenza sul palco più importante del settore tecnologico, Sundar Pichai, amministratore delegato di Google, ha affermato:

La Ricerca Google è un’intelligenza artificiale generativa in una scala grande quanto la curiosità umana. Google si occuperà della ricerca, di trovare le fonti, della pianificazione, del brainstorming e molto altro ancora. Tutto quello che dovete fare è chiedere.

L’IA generativa sta per rivoluzionare Search, grazie al nuovo AI Overview, una versione rinnovata della Search Generative Experience. Questo aggiornamento prevede l’utilizzo di un modello IA personalizzato, Gemini, che potrà fornire panoramiche e informazioni in tempo reale, oltre a migliorare i sistemi di classificazione e qualità dei risultati di ricerca. Sul palco dello Shoreline Amphitheatre è stata quindi testata l’esperienza AI Overview: alla domanda di un utente relativa al trovare una lezione di pilates, l’IA ha cercato i luoghi nelle vicinanze dell’utente stesso, gli orari disponibili e le modalità di prenotazione. Tutto ciò è avvenuto senza bisogno di “cercare manualmente” tra più link, ma semplicemente chiedendo all’IA.

Stiamo quindi assistendo a una nuova transizione: dalle tradizionali pagine di ricerca con link a una nuova era di agenti intelligenti che rispondono rapidamente alle domande degli utenti. Sebbene questo cambiamento sia graduale e ci siano ancora alcune problematiche da risolvere, l’obiettivo di Google è rendere Search “più naturale” grazie all’integrazione dell’IA.

Le novità dell’ultima edizione di Google I/O sono già disponibili o saranno lanciate a breve negli Stati Uniti e successivamente verranno distribuite anche in altri Paesi.