Il nuovo chip quantistico di Google, Willow, ha compiuto un’impresa straordinaria: è riuscito a risolvere un calcolo quantistico in soli 5 minuti, un problema che avrebbe richiesto al più potente supercomputer tradizionale un tempo virtualmente infinito, superiore all’età stimata dell’universo. Questa dimostrazione sottolinea il potenziale rivoluzionario della computazione quantistica rispetto alle tecnologie basate sui bit classici.
In questo modo, i calcoli più complessi possono impiegare meno tempo ad essere elaborati, tuttavia ci sono delle difficoltà e non di poco conto. I computer quantistici sono soggetti ad errori, ma questo non sembra spaventare Willow.
Alphabet infatti con il nuovo prodotto è in grado di ridurre sensibilmente gli errori all’aumentare di qubit, portando a termine con successo una sfida trentennale in cui la comunità scientifica era impegnata.
Cos’è un chip quantistico?
Un chip quantistico è un dispositivo elettronico che sfrutta i principi della meccanica quantistica per elaborare informazioni in modo innovativo. Diversamente dai chip tradizionali che utilizzano bit (unità binarie di informazione che possono essere 0 o 1), i chip quantistici lavorano con i qubit, che possono trovarsi in una sovrapposizione di stati, consentendo di rappresentare simultaneamente combinazioni multiple di 0 e 1.
Questa caratteristica rivoluzionaria permette ai computer quantistici di affrontare calcoli estremamente complessi in tempi molto più brevi rispetto ai sistemi tradizionali. Tuttavia, l’elaborazione quantistica non è priva di sfide: i qubit sono notoriamente instabili e suscettibili agli errori. Nonostante ciò, il nuovo chip Willow di Alphabet ha dimostrato di poter ridurre significativamente il tasso di errori con l’aumentare del numero di qubit. Questo rappresenta un grande passo avanti, affrontando con successo una sfida che ha impegnato la comunità scientifica per oltre trent’anni. Willow non solo incrementa la capacità computazionale, ma stabilisce nuovi standard di affidabilità per la tecnologia quantistica.
Che impatto sta avendo?
Dopo l’annuncio di Google, si è verificato un vero e proprio terremoto nel mondo delle criptovalute. Il prezzo del Bitcoin è infatti sceso di oltre il 4%, toccando minimi sotto i 94.300 dollari. Le altcoin hanno subito un netto rallentamento dopo l’entusiasmo generato dalla cosiddetta “Trump Pump“. Questo fenomeno ha segnato una fase particolare per Bitcoin e altre criptovalute, alimentata dalle politiche promesse da Donald Trump, che sembra pronto a tornare alla Casa Bianca. Tuttavia, l’ondata di ottimismo è stata bruscamente interrotta, evidenziando l’estrema volatilità del mercato delle criptovalute e il suo legame con dinamiche politiche e personaggi influenti.